Categoria: Curiosità

  • La storia dell’ ITES Pitentino: tradizione, innovazione e un legame forte con Mantova

    La storia dell’ ITES Pitentino: tradizione, innovazione e un legame forte con Mantova

    Se c’è una scuola che ha visto crescere generazioni di studenti a Mantova, quella è sicuramente l’ITES Pitentino. Non si tratta solo di un istituto, ma di una vera e propria istituzione che porta con sé un sacco di storia. Ma qual è la sua storia? Scopriamo insieme come è nato e come si è evoluto negli anni.

    Le radici: un legame con Mantova e il territorio

    Tutto ha inizio con Alberto Pitentino, ingegnere idraulico, che nel 1188 progettò la sistemazione delle acque che circondano Mantova. Attraverso la costruzione di argini, dighe e la creazione del Rio, canale che attraversa la città, ha dato vita alla Mantova che conosciamo oggi. E il nostro istituto, l’ITES Pitentino, porta questo nome proprio in onore di questo grande progetto che ha segnato la storia della città.

    La fondazione: 1868, un nuovo inizio per Mantova

    Il 3 novembre 1868 segna l’apertura ufficiale dell’Istituto Tecnico Pitentino, che nacque come Istituto Industriale e Professionale in un edificio di via Acerbi 45, donato dal commerciante Felice Carpi. Alla cerimonia di apertura c’erano tutti i big dell’epoca, tra cui il Prefetto e il Sindaco, e l’Istituto cominciò con tre sezioni:

    • Agronomia e Agrimensura,
    • Amministrazione, Commercio e Ragioneria,
    • Meccanica e Costruzioni.

    Già al primo anno, l’Istituto contava 80 studenti, e alla fine del secondo anno arrivarono i primi 7 diplomati.

    La trasformazione: da scuola tecnica a governativa

    Nel 1879, con il Regio Decreto, l’istituto venne trasformato in Istituto Tecnico Provinciale di Mantova, e a partire dal 1 novembre dello stesso anno, diventò una scuola governativa. La trasformazione continua con la Riforma Gentile del 1923, che trasforma i vecchi corsi in quelli per Ragionieri e Geometri.

    Nel 1970, l’istituto si sdoppia per far fronte all’alto numero di studenti. La parte che rimase al Pitentino si concentrò sui Ragionieri, mentre l’altra parte, dedicata ai Geometri, prese il nome di Carlo d’Arco. Da lì in poi, il Pitentino è rimasto l’istituto per chi voleva intraprendere la carriera in ragioneria e amministrazione.

    Innovazione e crescita: dalla tradizione alla modernità

    Nel corso degli anni, l’ITES Pitentino non ha mai smesso di evolversi. Accanto ai corsi tradizionali come Amministrazione, Finanza e Marketing (AFM) e Sistemi Informativi Aziendali (SIA), sono arrivati anche nuovi indirizzi come Turismo, nato con la Riforma Gelmini, e Relazioni Internazionali per il Marketing (RIM), attivato nel 2016.

    A chi è già nel mondo del lavoro, l'istituto ha offerto anche un Corso serale dedicato agli adulti, per continuare a formarsi senza rinunciare al lavoro.

    Un legame forte con il territorio

    L’ITES Pitentino non è solo scuola, ma è un punto di riferimento per Mantova. Ha costruito una solida rete con aziende locali, associazioni industriali e enti pubblici. Creando opportunità di tirocinio e collaborazione che permettono agli studenti di mettere subito in pratica quanto imparato in aula.

    Gli studenti del Pitentino sono apprezzati per la loro preparazione solida e versatile, grazie anche allo studio di due lingue straniere e a una formazione che spazia dal diritto all’economia.

    Il futuro: una scuola che non si ferma mai

    Oggi, l’ITES Pitentino è più di un semplice istituto scolastico: è un simbolo di eccellenza e innovazione. Ogni anno, tanti giovani si diplomano con competenze che li rendono pronti per il mondo del lavoro. Non è un caso che i diplomati Pitentino siano sempre apprezzati per la loro flessibilità e professionalità.

    L'istituto continua a crescere, rispondendo alle esigenze di un mondo del lavoro che cambia ogni giorno, ma sempre con la stessa solidità che ha contraddistinto il suo lungo cammino.

    In sintesi: un istituto che guardano al futuro senza dimenticare il passato

    In conclusione, l’ITES Pitentino è un’istituzione che ha saputo evolversi nel tempo, mantenendo sempre viva la sua connessione con la tradizione e con il territorio mantovano. Con un passato ricco di storia e un presente che guarda al futuro, il Pitentino è una scuola che ha formato e continuerà a formare professionisti capaci di affrontare le sfide del mondo moderno.

  • Snack da mangiare dopo scuola: idee buone, sane e un po’ più sfiziose

    Snack da mangiare dopo scuola: idee buone, sane e un po’ più sfiziose

    Dopo una mattinata piena di appunti, prof che spiegano a razzo e compiti da svolgere alla rinfusa, l’unica cosa che ci salva è lo spuntino post-scuola.

    E no, non parliamo solo di panini o merendine prese al volo dal cassetto.

    Qui sotto troverai una lista di snack facili, ma un po’ elaborati: perfetti per chi ha voglia di qualcosa di più gustoso, colorato o semplicemente diverso dal solito.

    🥑 1. Avocado toast deluxe

    Sì, l’avocado toast base è top. Ma se vuoi una versione “livello chef di TikTok”, prova questa combo:

    👩‍🍳 Ingredienti:

    • 1 fetta di pane integrale o di segale tostato
    • 1/2 avocado schiacciato con limone, sale e pepe
    • 1 uovo poché (cioè cotto in acqua, tipo MasterChef ma più semplice)
    • Qualche pomodorino tagliato a metà
    • Semi di chia o sesamo sopra
    💡 Effetto wow assicurato, anche se lo mangi solo tu in pigiama davanti alla scrivania 😄

    🥔 2. Mini tortilla con patate e cipolla (versione light)

    Un’idea salata e super appagante se hai voglia di cucinare un minimo.

    👩‍🍳 Come si fa:

    • Taglia a fettine sottili una patata piccola e mezza cipolla
    • Falla cuocere in padella con un filo d’olio e poca acqua per ammorbidirla
    • Sbatti 2 uova con un pizzico di sale, poi aggiungi le patate e cuoci tutto come una mini frittata
    💡 La puoi anche tagliare a cubetti e mangiare fredda tipo tapas. È un must.

    🍚 3. Porridge al cacao con frutta

    Per chi ama lo sweet side, ma vuole anche qualcosa di nutriente.

    👩‍🍳 Come si fa:

    • Metti in un pentolino 4 cucchiai di fiocchi d’avena, 1 tazza di latte (anche vegetale) e 1 cucchiaino di cacao amaro
    • Cuoci 5-6 minuti mescolando
    • Versa in una ciotola e decora con banana, fragole, scaglie di cioccolato fondente o granella di nocciole
    💡 Caldo è super comfort, freddo diventa tipo un budino al cioccolato sano. Win-win.

    🍹4. Succhi di frutta fatti in casa

    Se vuoi aggiungere un drink fresco e naturale al tuo spuntino, i succhi di frutta fatti in casa sono la scelta perfetta. Basta un frullatore e qualche ingrediente per fare delle combinazioni super fresche e nutrienti!

    • 1. Succo di arancia e zenzero
      👉 Frulla 2 arance con una fettina di zenzero fresco e un po’ d’acqua. Per un tocco in più, aggiungi qualche foglia di menta!
    • 2. Succo di mela e kiwi
      👉 Frulla 2 mele verdi con 2 kiwi pelati e un po’ di acqua frizzante. Puoi anche aggiungere una fetta di limone per renderlo più rinfrescante.
    • 3. Succo di fragola e cocco
      👉 Frulla 1 tazza di fragole fresche con 1 tazza di latte di cocco. Se vuoi dolcificarlo, aggiungi un cucchiaino di miele o agave.
    💡 Perché sono perfetti? I succhi freschi sono ricchi di vitamine, senza conservanti e ti danno una carica naturale senza appesantirti. Inoltre, puoi giocare con gli ingredienti e fare mix personalizzati!

    Gli snack dopo scuola non devono essere noiosi o sempre uguali. Con un minimo di creatività (e 10 minuti in cucina), puoi prepararti qualcosa di buono, sano e anche visivamente bello, che ti dà la carica giusta per il pomeriggio senza appesantirti.

    Che tu abbia una fame da lupo o solo voglia di coccolarti, c’è sempre uno snack che fa per te.

    E se ti piace sperimentare, salva questa lista e prova a farli tutti!

  • Il dialetto

    Il dialetto

    Il dialetto mantovano, ovvero quello locale, è sempre più in disuso, per quale motivo?

    Ciò accade perché il dialetto è sempre meno parlato nelle case dei mantovani di nuova generazione e perché con la varietà di etnie che possiamo trovare ai giorni d’oggi si tende ad abbandonarne l’uso. Un altro motivo dell’abbandono del dialetto è che, spesso, viene paragonato ad ignoranza e maleducazione, per questo i genitori e i docenti tendono a rimproverare i ragazzi che lo parlano, influenzando così un disuso, di massa, tra i giovani.

    A parer mio il dialetto è una risorsa che va conservata e tramandata, onde evitare di perdere le nostre tradizioni e usi locali.

    Infatti, la lingua latina si è evoluta nei volgari (dialetti), e tra questi ha prevalso il volgare fiorentino/toscano che poi si è evoluto nell’italiano attuale,  grazie ai poeti: Dante, Petrarca e Boccaccio.

    E allora perché non provare a tenerlo vivo, almeno un po’? Anche solo ascoltando i nonni quando raccontano una storia o provando a dire qualche parola in dialetto nella vita di tutti i giorni. Non serve parlarlo perfettamente, ma riconoscerne il valore. È un modo per restare legati alle nostre radici, in un mondo che corre veloce e dimentica facilmente. Parlare mantovano non è roba da “vecchi”: è cultura, è identità, è casa.

    Ecco alcune parole ed espressioni molto usate nel mantovano, soprattutto dai nonni o in campagna. Alcune fanno anche sorridere 

     Vocaboli comuni:

    • – Ho (es. Gó fam = Ho fame)
    • T’èt – Hai (es. T’èt vist? = Hai visto?)
    • Basàr – Baciare
    • Gnint – Niente
    • Sciòp – un’ esplosione, un botto
    • Càvra – Capra (ma anche insulto simpatico )

     Frasi tipiche

    • “L’è mei un bèl tacòn che ‘na bèla rogna.”
      Meglio una toppa ben fatta che un grosso problema – meglio prevenire che curare.
    • “Fa mia al balòss/ sta mia a far al balòss”
      Non fare il furbo!
    • “L’è n’àgua ch’l la vèn da lònch.”
      Sta per arrivare qualcosa – come dire: sta per succedere qualcosa di grosso.
    • “Tì gh’é sü ‘n ciap.”
      Hai su un cappello (o stai dicendo una sciocchezza, a seconda del tono!).
    • “Va ben tut, ma quand l’è tròp l’è tròp!” Quando c’è è bello, ma quando è troppo, è troppo – perfetta per chi esagera.
    • “Lè mei star dla banda dal formentùn” Meglio stare dalla parte giusta

  • Studiare con TikTok?

    Studiare con TikTok?

    Ok, diciamolo: fino a pochi anni fa nessuno avrebbe mai pensato di aprire TikTok per capire una funzione matematica o la teoria della domanda e offerta. E invece oggi ci troviamo a salvare video di 60 secondi che spiegano meglio di un libro intero.
    È ufficiale: TikTok è anche scuola – se sai chi seguire.

    Ovviamente tra balletti, meme e video di gattini, c’è di tutto. Ma in mezzo a tutto quel caos, ci sono creator che sanno spiegare in modo chiaro, diretto e (sorpresa) pure coinvolgente.

    Diritto – per non farti venire l’ansia davanti alla Costituzione

    Studiare diritto a volte sembra un’impresa: articoli, codici, definizioni che cambiano con una parola… e poi vai in tilt.
    Su TikTok però si trovano creator che semplificano concetti legali in modo chiaro e comprensibile, anche per chi è alla prima esperienza con le norme.
    Ti basta cercare hashtag tipo #dirittocivile, #costituzione, #dirittopenale o #studiareconme per trovare spiegazioni su temi come i poteri dello Stato, la differenza tra legge e decreto, diritti fondamentali, ecc.

    Un creator utile da seguire è @dirittoesplicato, che propone mini-lezioni su concetti base e casi reali spiegati in modo semplice, anche con esempi presi dalla vita di tutti i giorni.

    Economia aziendale ed economia politica – tutto quello che non capisci in aula (ma che su TikTok diventa chiaro)

    Hai presente quella sensazione quando il prof parla di bilanci, partite doppie o PIL… e ti sembra arabo?
    TikTok è pieno di mini-lezioni fatte bene su questi argomenti.
    Un nome da segnare è Tia Taylor: laureata alla Bocconi in International Economics and Management, è tra le creator italiane più seguite per contenuti su economia, finanza personale e cultura del lavoro.
    Spiega concetti come inflazione, disoccupazione, debito pubblico o differenze tra impresa e azienda in modo semplice ma mai superficiale. Perfetta se vuoi avere anche uno sguardo più “concreto” sulla materia.

    Cerca anche hashtag come #economiafacile, #aziendale, #pildomandaofferta o #imparacontiktok: troverai spiegazioni veloci ma utilissime, ideali per un ripasso express o per rivedere un concetto prima di un’interrogazione.

    Matematica – sì, c’è chi te la fa piacere (quasi)

    Se pensavi che la matematica non potesse essere “social”, ti sbagliavi.
    Creator come @matematicaconlidia o @manolo_trinci riescono a spiegare in meno di un minuto teoremi, formule e trucchetti per risolvere esercizi che sembravano impossibili.

    Lidia, in particolare, è una vera guru della matematica su TikTok: con un tono amichevole ma preciso, ti guida passo passo tra equazioni, logaritmi, percentuali e geometria.
    I suoi video sono perfetti per ripassare in modo veloce prima di un compito o per capire finalmente “quella cosa” che nessuno ti aveva mai spiegato bene.

    Informatica – per chi vuole capirci qualcosa davvero

    L’informatica a scuola può essere un incubo: linguaggi astratti, sigle incomprensibili, concetti tecnici che sembrano usciti da Matrix.
    E invece TikTok ti dà una mano anche qui.
    Un creator super consigliato è Fabrizio Camuso, docente di informatica che spiega tutto, dai linguaggi di programmazione (come Python, HTML, C++) a concetti chiave come variabili, algoritmi, database e intelligenza artificiale.

    Il bello? Usa un linguaggio accessibile anche a chi parte da zero. Ideale per chi frequenta indirizzi tecnici o per chi vuole iniziare a capire il mondo della programmazione senza perdere la testa.

    TikTok può essere una distrazione, certo, ma può anche diventare un alleato nello studio.
    Basta scegliere i creator giusti e usare quei dieci minuti di scroll per imparare qualcosa che – magari – in classe non avevi capito.
    Il trucco è creare il tuo feed personalizzato con contenuti davvero utili.
    Magari una sera parti per vedere “solo due video”, e ti ritrovi a dire: “Oh, adesso ho capito cos’è Ruffini”.

    Studiare sui social si può. E se fatto bene, diventa anche un po’ più leggero.

  • Tecniche di sopravvivenza

    Tecniche di sopravvivenza

    La vita da studente non è facile; affrontiamo sempre le difficoltà che la scuola ci pone  davanti, attraversando questa “giungla” piena di predatori pronti ad ucciderci.

    Ecco a voi qualche consiglio per farvi scampare da questi problemi:

    • Se vi sentite persi e la paura dei debiti vi sta perseguitando non spaventatevi; fate una pausa  e riprendete a studiare, subito, perché il recupero si avvicina e potrebbe essere la vostra ultima possibilità per salvarvi l’estate.
    • Il sonno è molto importante, ricorda, dormi almeno 8 ore; prima che tu lo faccia in classe.
    •  Scegli il cibo con cura, una dieta sana ti permetterà di avere più energie.
    • Scegli degli obiettivi, chiari e tondi, per superare gli ostacoli che ti porteranno all’anno successivo.
    • Non sovraccaricarti, prima il dovere e poi il piacere.
    • Quando sei hai problemi non preoccuparti chiedere aiuto, ci saranno sempre persone, amici e prof disposti ad aiutarti.
    • Non dimenticarti di imparare dagli errori. Usali come punto di partenza per fare di meglio.

    Questa mini guida ti potrà essere d’aiuto in momenti critici e se li segui ti potranno, addirittura, salvare la vita.

    Non dimenticare mai che questo viaggio è fatto per renderti più forte; vivi questi 5 anni il meglio possibile e divertiti.