I tipi di prof che incontri almeno una volta nella vita scolastica

La scuola cambia, gli orari cambiano, le materie pure… ma una cosa rimane sempre uguale: i prof.
Sì, perché c’è una serie di personaggi che sembrano spuntare in ogni scuola, in ogni classe, in ogni generazione.
Alcuni li ami subito, altri li odi per sport, altri ancora ti segnano (nel bene o nel male) e li ricordi per sempre.

Ecco una lista non ufficiale ma verissima dei tipi di prof che prima o poi incontrerai anche tu 

1. Il prof “Terrorista”

È il terrore dei corridoi. Quando entra in classe cala il silenzio automatico, come se qualcuno avesse premuto il tasto “muto” sull’intera aula.
Nessuno fiata, nessuno respira, nessuno si gira. Solo appunti scritti in stato di agitazione.
Non urla. Non ne ha bisogno. Ha quello sguardo che ti fa rivalutare tutte le tue scelte di vita.
Il registro è la sua arma segreta. E quando lo apre e guarda in giro, inizia la roulette russa dell’interrogazione.
Tu pensi: “oggi sono invisibile”. Lui pensa: “oggi scegliamo proprio te”.
Spesso è preparatissimo, ma ti fa vivere la lezione come se stessi affrontando l’esame finale della vita.

2. Il prof “Bestie prof ever”

È quello che ti fa dire: “Se tutti i prof fossero così, andrei a scuola pure il sabato.”
Ti ascolta, ti tratta da persona e non ti fa mai sentire stupido se sbagli.
Sa spiegare bene, con parole semplici ma non banali. Fa esempi reali, battute giuste, e si ricorda pure il tuo nome.
A volte ti lascia parlare di cose che vanno oltre la materia: vita, attualità, passioni, sogni.
È quello che non ti dà ansia, ma ti motiva. Quello che ti fa studiare non per il voto, ma per capirci davvero qualcosa.
E, spoiler: è il prof che ti ricorderai per sempre.

3. Il prof “Effetto camomilla”

Non è cattivo. Non è severo. Ma ha il potere mistico di farti venire sonno dopo 3 minuti.
Parla piano, con lo stesso tono per tutta l’ora, e sembra fluttuare nella nebbia.
Anche se l’argomento è interessante, lui riesce a renderlo piatto come un’interrogazione a sorpresa dopo ginnastica.
A metà lezione la classe è già in modalità zombie: chi disegna sul diario, chi scrive su WhatsApp sotto il banco, chi crolla con la testa sul quaderno.
Ogni tanto lancia una domanda… ma non capisci se l’ha detta davvero o l’hai sognata.

4. Il prof “Replay continuo”

Potresti registrare una sua lezione, riascoltarla a distanza di mesi e ti accorgeresti che è identica in ogni parola.
Racconta sempre la stessa storiella, fa gli stessi esempi, usa le stesse battute.
A volte ti sembra un déjà-vu. Altre volte sei sicuro che stia leggendo da un copione scritto 20 anni fa.
Il lato positivo? Puoi prepararti le risposte in anticipo.
Il lato negativo? Ogni lezione è… la stessa lezione.

5. Il prof “Wikipedia con le gambe”

Non serve il libro. Basta ascoltarlo (se ci riesci).
Parla per 50 minuti filati senza respirare, buttando fuori informazioni, date, citazioni e collegamenti storici come un’enciclopedia umana.
Ogni lezione è un viaggio… solo che non c’è pausa.
Ti chiedi se ha fatto una maratona prima di venire a scuola, da quanto è carico.
Spesso è colto da paura, ma così carico di nozioni che ti perdi al terzo minuto.
C’è sempre quello in prima fila che finge di seguire tutto, mentre gli altri annuiscono a caso sperando che non chieda nulla.

6. Il prof che interroga solo quando NON hai studiato

È dotato di poteri paranormali.
Fiuta la paura, legge nel pensiero, sente quando non hai aperto libro.
Tu ti presenti con la speranza che oggi sia giornata tranquilla.
Spoiler: non lo è.
Sei lì che cerchi di non incrociare lo sguardo. E lui: “Tu. Alla lavagna.”
Quando invece studi come un pazzo, ovviamente quel giorno c’è l’assemblea o il prof è assente.

7. Il prof “che capisci dopo”

Durante l’anno ti sembra duro, forse un po’ freddo, a volte anche fastidioso.
Pretende tanto, non ti fa mai sconti, e magari ti becchi pure dei voti che non ti sembrano giusti.
Ma poi, col tempo, ti rendi conto che qualcosa ti è rimasto.
Un modo di pensare, un discorso che ti ha fatto riflettere, una passione che è nata grazie a lui.
Non è diventato “bestie” subito, ma a distanza di mesi (o anni), capisci che ti ha lasciato qualcosa di vero.
E allora, magari, lo ringrazi davvero.

Ogni prof lascia un’impronta. Alcuni li ami alla follia, altri li eviti come i broccoli a mensa.
Ma alla fine, tra una battuta e una nota sul registro, fanno parte di quel viaggio assurdo che è la scuola.
E se oggi li prendi un po’ in giro… domani saranno le storie che racconterai ridendo con i tuoi amici.

E tu? Che tipo di prof hai in classe quest’anno?

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